Dal 2 al 13 dicembre al Teatro Piccolo Eliseo.
Crescenza Guarnieri indossa una sottoveste cinese da 12,90 euro, ha una bottiglia di vermuth in mano, parla da sola. Sullo sfondo la Torino dei quartieri operai, che operai non sono più e che non producono altro che mancanza di lavoro, assenza di prospettive, vane speranze di pensione, la difficoltà di sbarcare il lunario. E non esistono strumenti culturali per opporsi allo squallore dell’esistenza, solo la televisione, unico sfogo e modello.
È un delirio straziante e cinico ma mai patetico, che rievoca una vita e una famiglia in tutta la sua materialità.
